Manovra: Arriva la 2° Fase!

A Gennaio cominceranno le prime discussioni riguardo ai contenuti dell’ ormai prossima manovra che ci aspetta: quella che dovrebbe riguardare la “crescita”, la riforma del lavoro e altre, non meglio precisate, riforme strutturali. Come sempre, e forse mai come stavolta veramente necessario, nella manovra finanziaria appena approvata si è scelta la strada più facile e immediata: intervenire sulle pensioni e aumentare le tasse e poco altro, secondo il più classico e scontato dei copioni politici. Cosa dovremo aspettarci invece dalla prossima? Questi, a mio modestissimo e disinteressato parere, sono alcuni dei campi su cui si dovrebbe intervenire urgentemente:





1. COSTI DELLA POLITICA. Il numero dei parlamentari e dei privilegi ad essi associati sono a dir poco esagerati: dimezzare il numero dei parlamentari, tagliare contributi alle spese anch’ esse “di manica larga” (telefono, viaggi gratis, etc.), ma soprattutto razionalizzare drasticamente le auto blu a disposizione (a mio parere dovrebbero essere riservate solo alle più alte cariche: ora sono più di 500.000!) sono alcune delle cose che andrebbero subito varate.


2. EVASIONE FISCALE. Accordo con la Svizzera sulla base di quelli fatti da quest’ ultima con Inghilterra e Germania (si legga, a proposito questo articolo Link a fiscoequo), inasprimento severo di pene e sanzioni riguardanti l’ evasione di iva e affini, più risorse per i controlli incrociati, campagna di educazione della società civile sul tema e soprattuto nelle scuole (ahimè ma ci vuole).


3. LIBERALIZZARE E SNELLIRE LA BUROCRAZIA. Per approfondire questo capitolo ci vorrebbero numerosi articoli. Vi consiglio di leggerne di più specializzati sull’ argomento. Faccio solo un esempio (banale ma significativo) che mi è capitato di recente: per acquistare un dominio “.it” e renderlo attivo è necessario compilare e spedire una “Lettera di Assunzione di Responsabilità”, il che ritarda tutta la procedura. Ovviamente questo non avviene per domini internazionali come ad esempio “.com”, la cui procedura d’ acquisto è immediata.


4. INFRASTRUTTURE DI RETE. Si sa, nel nostro paese sono molte le zone che ancora non godono di infrastrutture di rete che consentano un adeguata velocità di navigazione in internet (il fenomeno cosidetto di “Digital Divide”). Inoltre è ancora troppo acerbo il processo di “digitalizzazione” dei processi relativi alle pubbliche amministrazioni. Inutile dire quanto sarebbe importante di questi tempi intervenire in questo settore.


6. DISMISSIONI. Esistono molte proprietà, edifici, strutture fatiscenti e inutilizzate che lo stato potrebbe vendere o destinare ad altri scopi. Anche qui occorrono riflessioni approfondite sul tema. L’ eventuale ricavato potrebbe contribuire alla riduzione del debito pubblico.

7. LAVORO. Ultimo ma probabilmente più importante e delicato argomento. La riforma del mercato del lavoro in questo paese è essenziale. Innanzitutto sono d’ accordo con chi dice che il lavoro precario dovrebbe costare di più che il lavoro dipendente. Trovo folle toccare l’ articolo 18 dello statuto dei lavoratori che in sostanza recita che non è possibile licenziare un dipendente senza giusta causa o giustificato motivo. Questo è un diritto e come tale non può essere toccato. Va fatto sicuramente qualcosa per incentivare l’ assunzione (e non lo sfruttamento) dei giovani lavoratori e delle donne.




è evidente che in questo articolo ho dimenticato sicuramente moltissime cose importanti da sottolineare. Apprezzerei tantissimo che possiate arrichire il post con delle vostre considerazioni personali, utilizzando il più che democratico strumento dei commenti.




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