28 dicembre 2011

I Nuovi Padroni del Calcio



Sceicco Mansour, proprietario del Manchester City
E pensare che fino a poco tempo fa i padroni del calcio europeo eravamo noi, si esatto, proprio noi. Negli anni '90 nessuno ha fatto meglio di noi in questo ambito (tra gli anni 85’ e 2000 10 finali giocate e 5 vinte solo in Coppa dei Campioni). Lo dicono la storia e le statistiche.
Eravamo i padroni del calcio, i padroni del mercato, avevamo i giocatori migliori, i fenomeni con la F maiuscola, due nomi su tutti Ronaldo e Zidane..

Pian pian abbiamo dovuto cedere il testimone alle spagnole (Valencia e Real) e poi alle inglesi (Liverpool e Manchester Utd) anche se qualche soddisfazione siamo riusciti a togliercela.



Una “seria minaccia” però potrebbe sconvolgere gli equilibri del calcio europeo: gli arabi, che, a suon di petrol-dollari stanno comprando e rivoluzionando alcune squadre infarcendole di talenti (veri o presunti).
Correva l'anno 2008, agosto per la precisione, quando il City, da sempre la seconda squadra di Manchester e a secco di titoli da oltre trent'anni, venne acquistato da un consorzio di uomini di affari capeggiati dalla famiglia reale degli Emirati Arabi Uniti per una cifra che si aggira intorno ai 250 milioni di euro, noccioline considerando il patrimonio a disposizione. In tre anni hanno speso circa 334 milioni di euro (fonte Forbes) per acquistare gente del calibro di Aguero, Nasri, Tevez, Dzeko, Balotelli, Silva, ecc.. solo nell'ultimo anno hanno registrato un passivo pari a oltre 200 milioni di euro, alla faccia del Fair Play finanziario, subito prontamente ripianato dalla dirigenza. Nonostante le cifre spese, il Man City ha ottenuto scarsi risultati in campo europeo (vedi eliminazione ad opera del Napoli) e ora ci si domanda quanto Mansour spenderà ancora per rendere ancora più competitivo il suo giocattolino.
E per non far sentire solo lo sceicco Mansour altre personalità di spicco del mondo arabo sono state contagiate da questa “moda”: squadre senza una storia degna di nota, come Malaga o Getafe, si sono ritrovate con fior fiori di quattrini da spendere; squadre in cerca di rilancio dopo anni bui, come il PSG, ora hanno la possibilità di tornare protagonisti; squadre il cui paese vive un momento di crisi nera, come il Panathinaikos, possono spendere e spandere mentre la condizione di povertà dei propri tifosi aumenta a dismisura a causa della crisi corrente.
Alla luce di questi fatti ci poniamo due questioni: cosa spinge gli sceicchi a investire nel calcio europeo? Che fine faranno i nostri gloriosi club?



Il giornalista Federico Buffa trae le sue conclusioni: 



AS22

4 commenti:

Il Capitano ha detto...

Investono perchè non sanno dove spendere il loro denaro. Hanno un tenore di vita talmente elevato che necessitano di nuovi stimoli e nuove distrazioni per essere appagati. Far fruttare il proprio patrimonio con il calcio è un business praticamente sicuro che dà potere, famma e gloria.

Dove finiremo?
Ipoteticamente si potrebbe creare un'equità di più squadre sparse per l'Europa e per il Mondo. Club mediocri all'altezza dei Top Team significherebbe avere maggior competizione e spettacolo.
Ma...i soldi fanno gola a tutti. Top Players rinuncerebbero a palate di "fantamiliardi" per restare nei club che li hanno resi grandi? Per ora siamo solo all'inizio. Vedremo...

Anonimo ha detto...

Beh che dire.. Federico è federico, una leggenda.. Ha pienamente ragione, esistono scheicchi e scheicchi.. Io, da economista, rimango dell'idea che seppur diversi, uccidono il mercato, uccidono la domanda, alzando l'offerta.. Ok, muovono l'economia, ma mi piacerebbe che fosse l'Europa quella vera a farlo.

Simone

AS22 ha detto...

Simone sono pienamente daccordo con te,anche perchè stanno uccidendo e stravolgendo il mercato perchè offrono cifre folli per buoni giocatori ma non ottimi..a differenza degli americani che voglioni provare a fare soldi con il calcio,vedi anche Di Benedetto,loro buttano via i soldi,come Moratti dei bei tempi,ma in maniera esponenziale e dato che in Italia di questi capitali non ce ne sono la vedo dura per i club nostrani.
AS 22

Anonimo ha detto...

riporto il commento da fb:
A me gli sceicchi non entusiasmano.. cioè se spendono, meglio per il calcio, ma coi tifosi e la storia delle squadre c'entrano ben poco.
I video li avevo visti, in effetti le teorie le avevo già sentite e ci può stare che vogliano portare in Asia dei grandi giocatori anche solo come promozione dei propri Paesi. In effetti prima che arrivasse Kerimov il Daghestan era sconosciuto alla quasi totalità degli italiani..

Vittorio